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La stagione della crisi

La pandemia e il codice di settore, la cui entrata in vigore è stata rinviata, hanno acceso i fari sulla disciplina. Per i prossimi mesi è previsto un aumento dei mandati e il rafforzamento delle squadre

17-09-2020

La stagione della crisi





La pandemia Covid19, e la conseguente chiusura di aziende ed esercizi commerciali, ha colpito duramente il tessuto economico in Italia. Hanno subito gravi perdite specialmente le Pmi, cuore finanziario pulsante del Paese. Una crisi senza precedenti, che spalanca le porte alle procedure concorsuali e al fallimento. Il governo ha già provveduto a emanare una normativa di emergenza in cui sono previsti sostegni alle imprese, come l’attenuazione delle norme sul fallimento, la possibilità di accedere più facilmente ai prestiti e i c.d. finanziamenti Sace. Con riferimento a quest’ultima misura, ne hanno già usufruito aziende come Ovs, Maire Tecnimont e Psc Group.

La crisi economica, peraltro, si innesta in un quadro già in forte tendenza data la crescente attenzione degli istituti bancari per i non performing loans e i crediti unlikely to pay. Solo negli ultimi mesi infatti Banca Ifis ha acquisito Npl per 840 milioni di euro, Amco ha acquistato un portafoglio di crediti deteriorati da Banca Popolare di Bari per circa 2 miliardi e Bper ha cartolarizzato Npl per oltre 1 miliardo.

A mantenere alta l’allerta nel settore ha contribuito altresì il legislatore, emanando il nuovo codice della crisi d’impresa. L’entrata in vigore della norma è stata però rinviata a settembre 2021, onde evitare confusioni nel periodo di crisi che ha seguito e seguirà la pandemia. Obiettivo del codice è prevenire lo stato di fallimento e far emergere anticipatamente le situazioni di squilibrio economico finanziario. Così, come evidenziato dagli esperti, il ruolo dell’avvocato giocherà in anticipo in sede di consulenza preventiva. Altro obiettivo del codice è aumentare i casi in cui le aziende in difficoltà possono continuare l’attività e dunque di fatto sopravvivere all’insolvenza. 

In quest’anno di attesa del nuovo codice non si sono certo fermate le procedure concorsuali, le ristrutturazioni dei debiti e le operazioni di distressed M&A. Si tratta di deal che hanno visto anche il coinvolgimento di nuovi soggetti quali fondi d’investimento, strutture dedicate alla gestione di Npl e Utp e investitori istituzionali. Vista la molteplicità degli attori coinvolti, la domanda dell’imprenditore va sempre più verso la selezione di un consulente in grado di coordinare non solo il processo ma anche l’attività di tutti gli advisor a vario titolo coinvolti nell’operazione. Tra le maxioperazioni dell’ultimo biennio occorre evidenziare il salvataggio di Banca Carige, la questione Ilva e la crisi dei giganti delle infrastrutture Astaldi e Trevi

Dinanzi a questo fermento, la reazione degli studi è univoca: post Covid19 sarà tra le practice più sollecitate e occorre internalizzare le necessarie expertise. Diversi dunque i passaggi di professionisti registrati negli ultimi mesi, come R&p Legal che ha chiamato il socio Luca Finocchiaro e PwC Tls l’associate partner Ilaria Zingali. Due però i lateral hire di peso da segnalare nel settore: il doppio ingresso di Pototschnig e Mazzoletti in Orsingher Ortu e l’arrivo del rainmaker Roberto Cappelli in Rccd Cappelli.

 

Il quadro di mercato e i risultati della ricerca del Centro Studi dedicata a Crisi e ristrutturazioni saranno consultabili su TopLegal Guida e su TopLegal Review di ottobre-novembre dal 1 ottobre. La precedente ricerca dedicata alle Autorità indipendenti è consultabile su TopLegal Review di agosto-settembre.


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