Lateral

Partnership, accesso ristretto

Per difendere la redditività, gli studi hanno limitato le promozioni, spingendo a uscire i soci meno produttivi. Proseguono le integrazioni nella fascia medio bassa

09-09-2021

Partnership, accesso ristretto

 

 

Prosegue il processo di consolidamento del comparto legale con il ravvivato fermento nelle operazioni straordinarie tra insegne nella fascia medio bassa del mercato. Si è accentuata la movimentazione dei soci in tutti i segmenti di mercato nel primo semestre dell’anno. Le Big Four e i monospecialisti hanno aumentato la propria capacità attrattiva negli ultimi tre anni. Mentre i grandi studi e gli internazionali sono rimasti stabili. Sono alcune delle evidenze che emergono dai dati analizzati da TopLegal relativi ai passaggi di soci e of counsel nel primo semestre dell’anno.

Nei primi sei mesi del 2021 si sono contate 17 nuove insegne e otto fusioni tra studi. Mentre il numero di nuovi attori è aumentato rispetto ai due anni precedenti, le fusioni sono diminuite. Nel primo semestre del 2020, le nuove insegne erano 11 e solo sette le fusioni, rispetto alle 13 nuove insegne e 11 integrazioni nei primi sei mesi del 2019. Per far fronte al calo di redditività, gli studi hanno limitato le promozioni interne, calate sul triennio del 22%. Si è preferita la crescita laterale per ampliare gli affari dello studio.

I lateral, infatti, sono cresciuti nello stesso periodo del 23,5%, soprattutto in tre cluster: studi medio grandi, boutique e Big Four. La crisi pandemica è stata anche un’occasione per fare pulizia nei conti ed efficientare la struttura dei costi. A partire dai compensi per i professionisti, spingendo a uscire i soci meno performanti. Gli studi hanno rimodulato benefit, bonus e compensi a partire dalla seconda metà 2020, mentre il numero delle de-equitizzazioni, nel frattempo, sono aumentate a un ritmo a doppia cifra.

Aumentano i movimenti tra soci
I dati raccolti da TopLegal mostrano come nel 2021 gli studi siano tornati a cercare competenze sul mercato dopo lo stop del primo semestre 2020, quando le insegne hanno congelato le politiche di reclutamento a seguito dell’effetto dei primi mesi di lockdown. Il numero di ingressi e uscite nei primi sei mesi di quest’anno è stato superiore anche al primo semestre 2019, anno precedente alla pandemia. Nel triennio preso in considerazione, la crescita degli ingressi di nuovi soci (+8,3%) nella prima parte dell’anno non ha tuttavia compensato le defezioni (+29%). ll saldo tra ingressi e defezioni nel primo semestre passa in negativo (-7) dopo due anni col segno più (+6 nel 2020, +14 nel 2019).

I dati sul triennio 2019-2021, inoltre, indicano un’accelerazione del ritmo delle de-equitizzazioni. La crescita di questo fenomeno è stata particolarmente accentuata nella prima fase del 2021, con passaggi al ribasso quasi raddoppiati rispetto al primo semestre 2020. I movimenti di soci che hanno accettato ruoli da collaboratore nel nuovo studio sono aumentati del 29% nell’ultimo triennio. Gli studi hanno continuato a scaricare i costi, spingendo a uscire i professionisti meno performanti che hanno accettano ruoli da collaboratore pur di restare sul mercato. Un percorso che ha riguardato soprattutto i soci di studi medio piccoli nella fascia bassa del mercato.

Come riportato lo scorso dicembre ("Gli studi alle prese con la seconda ondata" su TopLegal Review, nr. dicembre/gennaio 2021), il 36% delle insegne nel 2020 avrebbe effettuato tagli allo staff e ai compensi e benefit dei professionisti. Politiche che evidentemente hanno contribuito ad alimentare i malumori e gli attriti interni alla partnership. Che gli studi giochino ora in difesa con scatti in contropiede, blindando i professionisti più performanti e riservando la partnership a soci in grado incrementare il giro d’affari, è facilmente intuibile affiancando tre tendenze: il calo delle promozioni interne a socio; la crescita di lateral hire di equity partner; e l’aumento degli ingressi di collaboratori e di professionalità esterne al mondo legale, da settori contigui (finanza, lavoro, mondo delle imprese).

L'effetto Covid-19 si è fatto sentire soprattutto sulla crescita interna dei professionisti negli studi internazionali e nelle realtà medio piccole. In controtendenza, i grandi studi e i monospecialisti, dove invece si registra una crescita delle promozioni all’equity motivata dalla retention delle risorse più promettenti soprattutto nelle aree strategiche (prosegue...).

L’articolo completo è stato pubblicato su TopLegal Review, nr. agosto/settembre 2021, ed è disponibile su E-edicola.
 

 

 


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