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Dispute: il nodo dei costi dell’assistenza

Per i general counsel, la scarsa flessibilità degli studi nel venire incontro alle esigenze, anche economiche, delle imprese rappresenta la principale criticità nel litigation

10-06-2021

Dispute: il nodo dei costi dell’assistenza



I costi per la consulenza e le soft skills. Sono le due principali criticità dell’assistenza legale nei contenziosi e arbitrati segnalati dai general counsel interpellati dal Centro Studi TopLegal in occasione dell’ultima ricerca dedicata pubblicata a inizio mese. Ma se il sistema della giustizia civile attende la prossima riforma per superare l’ormai cronica lentezza, sui meccanismi di tariffazione e sulle capacità non tecniche l’azione degli studi può risultare decisiva per migliorare la propria competitività.

Negli scorsi mesi sono aumentate le richieste di maggiore flessibilità sui pagamenti, per venire incontro alle esigenze di liquidità delle imprese in un periodo congiunturale difficile. Per le aziende è necessario, in questo contesto, poter contare su tempi certi, e fare affidamento su costi concordati e budget conseguentemente stanziati. In quest’ottica, i Gc hanno ricordato  le proposte di accordi quadro, che garantiscano costi sostenibili e una maggiore continuità nell'assistenza.

Hanno espresso, invece, più di una perplessità di fronte a compensi ancora slegati dai risultati ottenuti (success fee), modalità ancora diffuse nel litigation. Le direzioni legali hanno ricordato che in periodi finanziariamente difficili, i costi per l’assistenza legale risultano eccessivi, anche per gruppi multinazionali, senza contare che all’onere non sempre corrisponde un adeguato standard di qualità dei servizi.

Si è fatto notare come il comparto sia ancora ostaggio delle ordinarie inefficienze e non abbia ancora messo mano alla propria riorganizzazione interna, anche alla luce dei cambiamenti nell'organizzazione del lavoro nei mesi della pandemia.

Un Gc di un noto ente fieristico ha ricordato, per esempio, che l’adozione permanente dello smart working potrebbe essere una leva per abbattere i costi fissi di grandi immobili, spesso di lusso, in cui sono locati gli studi più blasonati. In questo modo si libererebbero risorse per investire in innovazione e rendere più competitivi i servizi.

La modalità di interazione a distanza attraverso piattaforme online, sperimentata durante i mesi di confinamento, potrebbe contribuire, inoltre, a migliorare la continuità e il grado di efficacia dell’assistenza. Le direzioni legali lamentano, infine, un approccio ancora troppo accademico e teorico nei consulenti esterni, non adeguatamente attento alle dinamiche interne, ai processi aziendali e, più in generale, al business dell’impresa.


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