Cerved

Una direzione concreta

Massima internalizzazione e consulenti di fiducia sono le ricette per la crescita sostenibile di Cerved. In cantiere progetti improntati all'innovazione.TopLegal ha intervistato il general counsel Sabrina Delle Curti

10-12-2020

Una direzione concreta

 


L'obiettivo della direzione legale di Cerved, azienda attiva nell'analisi del rischio e nel recupero crediti, è muoversi all’interno della società come uno studio legale. Dal 2015 la squadra è guidata dalla general counsel Sabrina Delle Curti (in foto), in passato in BonelliErede (TLIndex1) e già in house in importanti società, che ricopre all’interno del gruppo anche la carica di segretario del Cda.

Tra le tappe fondamentali dell’azienda vi è la quotazione, avvenuta nel 2014, con il supporto di Gattai Minoli Agostinelli (TLIndex9), Facchini Rossi Michelutti (TLIndex42), Latham & Watkins (TLIndex36), Pirola Pennuto Zei (TLIndex153). Nel 2018 ha siglato una partnership con La Scala (TLIndex229) per la gestione e il recupero dei crediti di origine bancaria e lo scorso maggio ha portato a termine un finanziamento da 713 milioni di euro con l’assistenza di White & Case (TLIndex25).

La squadra in house, circa dieci professionisti che si occupano della gestione degli affari legali, societari e istituzionali per l’intero gruppo, prevede una struttura organizzativa con quattro riporti diretti alla general counsel e una gestione delle pratiche il più possibile internalizzata. I motivi per cui una realtà come il gruppo Cerved, composto da oltre venti società, si è prefissata l’obiettivo di limitare la consulenza esterna sono molteplici.

Un risparmio di costi e di tempi certamente, ma non solo. La ragione principale risiede nel migliore equilibrio tra sforzo e risultati: anche quando sono coinvolti i consulenti esterni è imprescindibile un affiancamento della squadra in house, a fronte di una difficoltà degli studi a comprendere una realtà così complessa e articolata. Per Delle Curti, quindi, in società come Cerved la tendenza sarà sempre più fare da sé. E l’assegnazione dei mandati sarà sempre più selezionata e limitata a un panel ristretto di studi fidati.

Come ha costruito la direzione legale di Cerved?
Da quando ho intrapreso l’avventura in Cerved mi sono impegnata per fare dell’ufficio legale una vera law firm in house. Per implementare questo progetto sono partita selezionando professionisti altamente qualificati e provenienti da studi di primario standing. Altro criterio per la selezione, la specializzazione: occorrevano infatti risorse con specifica competenza nelle materie che costituiscono i centri di interessi primari del gruppo. Una volta formata la squadra, mi sono impegnata a diffondere un metodo di lavoro rigoroso, appreso nella mia precedente esperienza nella professione, che comprende approfondimento e continuo aggiornamento normativo. Grazie a questa ricetta, oggi l’attività legale è gestita per la gran parte internamente.

Per quali attività vi rivolgete all’esterno?
Ciò può avvenire per due ordini di ragioni: in momenti particolarmente intensi, laddove il rapporto tra le risorse disponibili e la mole di lavoro non ci consente di soddisfare le tempistiche aziendali, ovvero in relazione a tematiche di natura estremamente tecnica o riguardanti possibili nuovi ambiti di business. Coinvolgiamo inoltre i consulenti esterni nei progetti M&A soprattutto con riferimento a dossier complessi; quest’ultimo è però un fronte rispetto al quale, in considerazione del dinamismo dimostrato dal gruppo negli ultimi anni, ci stiamo strutturando al fine di rafforzare le nostre schiere.

Da cosa dipende questa selettività e cosa chiedete ai consulenti?
Due i motivi principali: da una parte le elevate competenze interne e la spiccata sensibilità maturate dalla mia squadra di professionisti nelle materie elettive del gruppo; dall’altra i rigorosi criteri di selezione che applichiamo. Negli studi legali ricerchiamo comprovate conoscenze ed esperienza nei settori di riferimento. Ma non basta: chiediamo altresì prontezza e, soprattutto, concretezza. Inoltre, i consulenti che lavorano con noi sono sempre chiamati ad adottare un approccio innovativo, prospettico e pragmatico, risultando questa capacità una caratteristica fondamentale per affiancare efficacemente un gruppo come Cerved che si pone sempre all’avanguardia negli ambiti di riferimento.

La versione integrale dell'intervista è consultabile su E-edicola, numero di dicembre-gennaio 2021 di TopLegal Review.

 


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