Bergamo e Brescia

Le roccaforti lombarde

Le insegne locali mantengono forte il presidio nel ricco tessuto industriale mentre i grandi studi d’affari faticano a insediarsi sul mercato. E c’è chi si impone anche sulla piazza milanese

11-01-2019

Le roccaforti lombarde

 

Le aree di Bergamo e Brescia presentano una roccaforte per le insegne locali che tengono testa ai grandi studi d’affari nazionali. Questi ultimi risultano infatti scarsamente presenti nelle due province, nonostante l’articolata struttura imprenditoriale dell’economia e l’apertura ai mercati esteri degli imprenditori locali. Un terreno fertile per il mercato legale, con un reticolato di piccole e medie imprese caratterizzate da un elevato tasso d’innovazione, che costituisce il principale punto di riferimento per gli avvocati del territorio.

Come emerso da un’indagine condotta da TopLegal tra un panel di 10 insegne, c’è infatti una forte connessione tra mondo legale e mondo industriale, consolidata rispettivamente in ciascuna delle due province. Se Brescia conta 2.633 avvocati su un totale di 1.264.105 abitanti, Bergamo spicca ancor più per la propensione all’avvocatura offrendo un avvocato ogni 60 abitanti.

L’industria del territorio, colpita dalla crisi economica degli ultimi anni come altre province del nord Italia, ha visto già dopo il 2013 una riduzione delle procedure concorsuali di fallimento, scioglimento e messa in liquidazione delle società, con una ripresa più veloce rispetto alla media nazionale, complice la vocazione internazionale di molte Pmi locali (l’export bresciano nel 2017 ha raggiunto, da solo, la soglia di oltre 15 miliardi).

Gli studi legali hanno adeguato la propria offerta assistendo la clientela imprenditoriale locale prevalentemente nell’ambito dell’assistenza ordinaria e di fusioni e acquisizioni societarie, riducendo di pari passo i casi di risoluzione delle crisi di impresa così come i contenziosi.

Un mercato per individualisti
Salvo alcune eccezioni, gli studi legali che operano sul territorio bresciano e bergamasco si caratterizzano per un’organizzazione non particolarmente complessa e quasi mai in forma associata. Ci sono alcuni studi boutique di medio-piccole dimensioni, come Ziletti di Brescia (con Andrea Ziletti oltre a tre avvocati) e Tucci Daminelli & Valsecchi di Bergamo (con i tre soci Ernesto Tucci, Francesco Daminelli e Lodovico Valsecchi).

Per la maggior parte, però, i singoli professionisti offrono consulenza a 360 gradi senza puntare su un’offerta specialistica, fornendo assistenza di tipo ordinario sia in campo penale sia civile. Come in molte aree di provincia, la penetrazione nel mercato delle operazioni locali è spesso in salita, perché condizionata dalla rete di conoscenze maturate nell’area. Ne è convinto Andrea Puccio, partner di origine bresciana fondatore insieme a Francesco Giovannini dell’insegna di diritto penale Puccio Giovannini (nata nel 2017 dalla fuoriuscita dei due professionisti da Perroni): «Brescia è un mercato chiuso: non è una piazza semplice per uno studio milanese o comunque non locale, che voglia aprirvi una sede stabile senza avere al proprio interno avvocati bresciani». E lo stesso discorso si può fare in via speculare per Bergamo, perché «gli studi milanesi fanno fatica a entrare nel mid-market della provincia », come spiegato dal partner di Cma - Caffi Maroncelli Emanuele Cortesi.

 

Per leggere l'articolo completo, scarica il numero di dicembre-gennaio di TopLegal Review, disponibile su E-Edicola.

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Puccio Giovannini - Penalisti Associati, Ziletti, Tucci, Daminelli & Valsecchi EmanueleCortesi, FrancescoGiovannini, AndreaPuccio, AndreaZiletti, ErnestoTucci, FrancescoDaminelli, LodovicoValsecchi


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