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Proprietà intellettuale: chi scende e chi sale

I risultati della ricerca del Centro Studi TopLegal evidenziano un ulteriore consolidamento dei protagonisti e l’aumento della pressione competitiva

01-04-2021

Proprietà intellettuale: chi scende e chi sale

 

Anticiclico e in continua espansione, il settore Ip è visto come un’opportunità dalle insegne. I risultati della ricerca del Centro Studi TopLegal (disponibile a partire da oggi online, come annunciato la scorsa settimana) evidenziano un ulteriore consolidamento dei protagonisti che presidiano il settore della proprietà intellettuale, ma anche la crescita della pressione competitiva sul mercato, rispetto alla precedente indagine del 2019.

 

Delle 52 insegne attualmente presenti nel TopLegal Index IP, il 12% sono costituite da nuovi attori. Sul fronte dei passaggi di professionisti, invece, la maggioranza dei nuovi ingressi si è concentrata negli studi con un modello multipractice, realtà appartenenti alla fascia media e medio alta del mercato e di varie dimensioni: il 33% nei medio grandi (con un numero di professionisti compreso tra 50 e 100) e il 50% negli studi medio piccoli e piccoli (con meno di 50 professionisti).

Considerando il posizionamento nell’index, si segnala la forte crescita di Tonucci, che grazie al potenziamento di competenze e al duplice ingresso di Boscariol De Roberto e Martucci, guadagna la quattordicesima posizione scalando 28 posizioni del TopLegal Index Ip. Notevole anche il balzo di posizione di Cba e Lca grazie a una maggiore presenza trasversale nel settore. Migliora il posizionamento anche il dipartimento Ip di Gattai Minoli Agostinelli.

Cartella Manzoni passa dalla 31esima posizione del 2019 alla sedicesima.
Herbert Smith Freehills a tre anni dalla sua apertura in Italia guadagna ben 32 posizioni. Tra gli studi internazionali, riscuotono consensi trasversali nelle diverse aree del settore Ip anche Baker McKenzie, Dentons, Hogan Lovells e Withers.

L’evoluzione delle esigenze dei clienti ha comportato altresì una maggiore selettività dei consulenti, che si è tradotto in una ridefinizione del posizionamento per alcune insegne che sono arretrate nell'index di settore (Ip). È il caso di nomi noti, che da anni focalizzano il proprio posizionamento esclusivamente intorno al prestigio dei soci fondatori: Floridia, Ghidini Girino, Sena, Vanzetti – il cui socio fondatore è scomparso nel 2018 – e Ubertazzi.

Oltre ai decani del comparto, arretrano anche le multipractice italiane Nctm, a seguito dell’uscita di alcuni professionisti, e Rp Legal & Tax, che mantiene il presidio nell’area della pubblicità, perdono entrambe16 posizioni nel ranking.

L'operazione tra studi più significativa sul mercato è quella che ha unito due insegne storiche, Mondini e Rapisardi & Ginevra, da cui è nato Mondini Bonora Ginevra. L'indagine registra anche un accentuato fermento nelle società integrate di servizi, come Andersen che ha accolto Gilberto Cavagna di Guadana, proveniente da Negri-Clementi. Nella stessa direzione anche il passaggio di Daniele Caneva che insieme al suo team di Crea è stato assoldato in Ey nel 2019.

Per scaricare il rapporto completo della ricerca Intellectual property 2021 con classifiche di posizionamento per studi e professionisti, quadro di mercato e dinamiche complessive anche alla luce del TopLegal Italy Index, cliccare qui.

La prossima ricerca dedicata al Life sciences sarà pubblicata i primi di maggio.


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