private equity

Il private equity come allenatore delle pmi

Per Luigi Terranova (Riello Investimenti sgr) i fondi devono dare metodo, struttura, disciplina e tempi alle pmi

02-01-2025

Il private equity come allenatore delle pmi

 

di Valentina Magri

 

Il private equity è come un allenatore per le imprese italiane. «Quando entriamo nel capitale di una pmi cerchiamo di darle metodo, struttura, disciplina e tempi per farle raggiungere i suoi obiettivi di crescita. Inoltre, è importante che l’azienda possa contare su un management di livello e non sia appesantita dal debito, in modo da poter condurre acquisizioni», spiega Luigi Terranova, ceo e managing partner di Riello Investimenti sgr


Quest’ultima è attiva da oltre 25 anni nel settore degli investimenti alternativi, nella gestione di fondi di private equity, private debt e growth capital. La società è nata a fine anni Novanta come Riello Investimenti al fine di investire e gestire risorse proprie per acquisire capitale di imprese del nord est italiano, attraverso il fondo FCF. Nel 2007 si è strutturata come sgr, accogliendo anche terzi nel capitale (banche, fondazioni, assicurazioni) e lanciando il suo primo fondo di private equity, denominato Gate.


A differenza della maggioranza delle sgr, che si concentrano su una sola asset class, Riello Investimenti ha creato una multistrategia (imperniata su private equity, private debt e growth capital) al fine di presidiare le pmi ed effettuare una gestione attiva tramite un team dedicato per ogni fondo. Il suo ceo non esclude in futuro di aprirsi ad altre asset class. 


Oggi Riello Investimenti sgr gestisce tre fondi di private equity (il suo core business), due di private debt e uno di growth capital. I due fondi di private debt (Impresa Italia I e Impresa Italia II)  hanno ticket d’investimento di 5-10 milioni. I veicoli di private equity investono con ticket di 15-20 milioni insieme ad altri coinvestitori e hanno avuto un tasso interno di rendimento (Tir) del 25% sulle operazioni realizzate, conseguendo un multiplo di 2,3 volte il capitale investito. Per quanto riguarda il private debt, i rendimenti si aggirano attorno al 7-10%. Nel caso del growth capital, la sgr opera da poco tramite il fondo Linfa, che investe nel settore agri-foodtech ad alto impatto ambientale, scommettendo sulle imprese che hanno un modello di business validato e fatturati importanti, sostenendone lo sviluppo.

 

L’intervista completa è stata pubblicata su TopLegal Digital di dicembre 2024 – n. 12. Registrati / accedi al tuo profilo per sfogliarla gratuitamente


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