Aptus.AI, startup italiana con sede a Pisa fondata nel 2021, sta vivendo una fase di forte crescita, lancia una nuova piattaforma.
Puntando all’apertura verso mercati esteri, Aptus.AI si prepara a portare la sua tecnologia anche in Francia, Germania e Lussemburgo entro l’autunno 2025.
Dopo essersi affermata nel settore della compliance normativa grazie a clienti come Intesa Sanpaolo e Generali Investments, l’azienda ha annunciato una nuova fase di espansione.
Aptus.AI ha sviluppato una tecnologia brevettata che trasforma i testi legali in formato machine-readable, cioè leggibili e interpretabili dalle macchine.
Questo permette una gestione più efficiente delle normative, riducendo errori e tempi di ricerca. La startup ha già dimostrato il valore concreto del suo approccio nel settore finanziario, ottenendo risultati tangibili come la riduzione del 60% nei tempi di analisi normativa rispetto agli strumenti tradizionali.
Ora, con una nuova piattaforma più evoluta, l’azienda amplia la propria offerta per supportare anche avvocati, studi legali e consulenti. L’obiettivo è rendere l’intero mondo giuridico, comprese sentenze e interpretazioni, accessibile e comprensibile grazie all’intelligenza artificiale. Non si tratta più solo di compliance, ma di un assistente legale digitale in grado di affiancare i professionisti in ogni fase del lavoro.
L’espansione internazionale sarà accompagnata da partnership locali e da un’infrastruttura tecnologica in grado di gestire fonti normative in più lingue. Secondo il CEO e co-fondatore Andrea Tesei, dopo aver validato la tecnologia in uno dei settori più regolamentati, ora l’azienda è pronta a portare la propria esperienza in altri ambiti legali e in nuovi Paesi strategici.
Il potenziale del mercato è notevole: si stima che, entro il 2026, gli strumenti di AI legale raggiungeranno un valore di 1,8 miliardi di euro nei quattro Paesi coinvolti, mentre il mercato europeo LegalTech nel suo complesso arriverà a 28 miliardi.
Oltre a semplificare l’accesso alla normativa esistente, Aptus.AI vuole contribuire anche a migliorare la scrittura delle leggi. Nel 2025 ha infatti presentato il “Manifesto per una normativa a prova di AI”, proponendo l’adozione di formati digitali nativi più chiari e leggibili anche dalle macchine, con l’obiettivo di rendere il diritto più accessibile e comprensibile fin dalla sua origine.
"Abbiamo validato la nostra tecnologia nel settore più esigente e regolamentato, quello bancario-assicurativo. Ora siamo pronti a portare questa expertise a tutto il mondo legale", dichiara Andrea Tesei, Co-founder e CEO (In foto) di Aptus.AI. "Il prossimo passo sarà l'espansione in Francia, Germania e Lussemburgo, mercati strategici dove prevediamo di replicare il successo italiano. Dopo aver costruito le fondamenta, in Aptus.AI siamo pronti per edificare il futuro del diritto”.
Aptus.AI punta così a replicare su più mercati il track record positivo che l’ha vista conquistare la fiducia di clienti di altissimo profilo, tra cui alcune delle principali banche e istituzioni finanziarie italiane, come Intesa Sanpaolo, Generali Investments e Banca Mediolanum per cui la piattaforma ha dimostrato risultati tangibili, con una riduzione media del 60% nei tempi di ricerca normativa e un abbattimento significativo degli errori rispetto ai chatbot generici, che secondo uno studio di Stanford mostrano un tasso di errore tra il 58% e l'82% su quesiti legali.
Il nuovo mercato potenziale a cui Aptus AI si rivolge è significativo: si stima che gli strumenti di Generative AI Research in ambito legale raggiungeranno 1,8 miliardi di euro nel 2026 in Italia, Francia, Lussemburgo e Germania, mentre il mercato LegalTech europeo complessivo toccherà i 28 miliardi di euro.
Parallelamente al lavoro della Società per semplificare con l’IA l’accesso alle normative a valle, Aptus.AI continua anche nel suo impegno per migliorare il processo di legiferazione a monte. Nel 2025, l’azienda ha infatti presentato il suo “Manifesto per una normativa a prova di AI”, un appello alle istituzioni per adottare formati nativamente leggibili dalle macchine nella stesura delle norme. Aptus.AI non intende solo interpretare il diritto: vuole contribuire a scriverlo meglio.