In pillole

Proprietà intellettuale (6 febbraio 2020)

06-02-2020

Proprietà intellettuale (6 febbraio 2020)



Legalitax con Maestri Group ottiene un provvedimento cautelare

Legalitax, con un team composto da Franco Fabris, partner dello studio, Matteo Stradiotto, Cristina Bellomunno e Ilaria Carli, ha ottenuto un importante provvedimento in favore di Maestri Group in difesa del disegno, non registrato, apposto su un abito da sera ed illegalmente riprodotto da imprese del distretto cinese di Prato e commercializzato da numerosi rivenditori italiani, specie tramite siti internet. Il Tribunale di Roma, dopo avere concesso un sequestro inaudita altera parte, con provvedimento emesso in via d’urgenza ha riconosciuto la violazione del Regolamento CE n.6/2002 e delle norme poste a tutela della leale concorrenza e ha pertanto ordinato alle resistenti di astenersi dalla vendita, dall’offerta in vendita, dall’esportazione e dalla pubblicità, anche tramite internet, di abiti e prodotti riproducenti il design non registrato Maestri disponendo anche la pubblicazione - a spese dei contraffattori - del dispositivo dell’ordinanza su alcun siti internet e quotidiani. Il procedimento è stato attivato e concluso nell’arco di pochi giorni. Maestri è una società di diritto greco con sede a Salonicco attiva nella creazione, produzione e commercializzazione di abiti femminili da sera e da cerimonia.

Nctm vince per Lamborghini

Nctm ha ottenuto per Automobili Lamborghini la conferma di un provvedimento cautelare nei confronti di una rete di contraffattori basati in Sud America che vantava inesistenti diritti di licenza sui marchi registrati di Lamborghini. Il team di Nctm è stato coordinato da Paolo Lazzarino, coadiuvato da Roberto Cesaro, per gli aspetti in materia di proprietà industriale e da Guido Bartalini per gli aspetti corporate. Per Automobili Lamborghini ha agito la funzione legale interna con Maria Francesca Portincasa. L’ordinanza avente efficacia sull’intero territorio Ue, emessa dal Tribunale di Genova il 31 dicembre 2019 e non reclamata, segna la prima decisione favorevole per Lamborghini nell’ambito di un più ampio contenzioso internazionale attivo in Italia e negli Usa. In particolare, ai resistenti è stato inibito di utilizzare in alcun modo nel territorio dell'Ue qualsiasi segno distintivo identico o simile a “Lamborghini”, disponendo contestuale riassegnazione cautelare di una serie di nomi a dominio incorporanti i marchi della casa automobilistica. A seguito della decisione e grazie alla collaborazione di Sace, il Ministero degli Affari Esteri ha diffuso una nota alle ambasciate e consolati italiani nel mondo informandoli della vicenda.


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